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Il Laudato si’ e l’Architettura

a cura di Edmondo Jonghi Lavarini

Una fonte di ispirazione profonda per un’architettura più umana, più giusta e più sostenibile

L’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco non si rivolge solo ai credenti, ma a tutta l’umanità. Per architetti, urbanisti e progettisti, rappresenta un invito straordinario a ripensare il proprio ruolo: non solo costruttori di edifici, ma custodi della “casa comune”. In questo documento illuminante si trovano spunti etici, ambientali e sociali che parlano direttamente alla professione, proponendo una visione olistica e solidale dello spazio costruito. Leggere il Laudato si’ può diventare una fonte di ispirazione profonda per un’architettura più umana, più giusta e più sostenibile. Un invito a progettare pensando al bene comune e alle generazioni future.

Progettare con rispetto per la Terra 

Nel Laudato si’ viene affermato con forza che la Terra è un dono, non una risorsa da sfruttare senza misura. Per l’architetto contemporaneo, questo principio si traduce nella scelta consapevole di materiali naturali, riciclati, locali e a basso impatto, e in una progettazione che massimizzi l’efficienza energetica. Non si tratta solo di aderire a protocolli ambientali o ottenere certificazioni verdi: si tratta di un cambiamento più profondo, di un’adesione morale a un modello di costruzione che riconosce i limiti del pianeta e ne promuove la rigenerazione. Ogni progetto dovrebbe interrogarsi: quanto rispetto porta alla “sorella Terra”? Il Laudato si’ ci chiama a questo discernimento quotidiano.





Come sono belle le città che, anche nel loro disegno architettonico, sono piene di spazi che collegano, mettono in relazione, favoriscono il riconoscimento dell’altro! 

Laudato si’ – Papa Francesco

L’architettura come strumento di giustizia sociale

Papa Francesco lega strettamente la crisi ambientale alla crisi sociale. Chi progetta non deve dimenticare che esiste un “grido della terra e il grido dei poveri”. L’architettura, in quest’ottica, diventa strumento di inclusione: significa progettare spazi accessibili, abitazioni dignitose per tutti, città che non escludano ma accolgano. In un’epoca di disuguaglianze crescenti, l’architetto è chiamato a schierarsi dalla parte della giustizia, attraverso scelte progettuali che migliorino la vita delle comunità più vulnerabili. Creare spazi pubblici vivi, scuole, case popolari belle e funzionali è un atto politico e profetico che il Laudato si’ incoraggia.

Natura e architettura, un’alleanza necessaria

Nel cantico di san Francesco che ispira l’enciclica, ogni elemento naturale è fratello o sorella. Questa visione suggerisce una nuova alleanza tra architettura e natura. Non più edifici che “sfidano” l’ambiente, ma costruzioni che si integrano, rispettano, dialogano. Tetti verdi, orti urbani, facciate viventi, corridoi ecologici sono soluzioni concrete che materializzano questo approccio. Non si tratta di estetica ornamentale, ma di riconoscere l’interconnessione profonda tra essere umano e natura. Un edificio che respira con l’ambiente è anche più salubre, più vitale. Il Laudato si’ invita a superare ogni dualismo e a progettare nella logica della reciprocità.

Scopri come l’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco ispira architetti e progettisti a creare spazi sostenibili, inclusivi e in armonia con la natura. Un invito a progettare la "casa comune" con responsabilità e bellezza.

Recuperare, non demolire

 La “cultura dello scarto”, tanto criticata da Papa Francesco, si manifesta anche nella pratica edilizia: abbattere, buttare, sostituire. Il Laudato si’ ci spinge a invertire questa logica: valorizzare, recuperare, rigenerare. Ogni edificio esistente è parte di una memoria collettiva e porta con sé un patrimonio di risorse e di storia che non va disperso. Il riuso creativo degli spazi, la ristrutturazione sostenibile, la riqualificazione urbana diventano quindi gesti di rispetto e intelligenza. Un buon architetto è oggi anche un “medico” degli edifici, capace di dare nuova vita senza inutili sprechi, incarnando pienamente lo spirito dell’enciclica.

Educare alla bellezza e alla responsabilità

 Il Laudato si’ sottolinea il potere educativo dell’ambiente. Gli spazi che progettiamo formano abitudini, plasmano comportamenti. Un’architettura ispirata ai principi dell’enciclica diventa educativa: insegna la sobrietà, il rispetto per il creato, la convivialità. Un edificio scolastico immerso nel verde, un quartiere pensato per la mobilità dolce, una chiesa costruita con materiali naturali non sono solo belle opere, ma strumenti di trasformazione culturale. Progettare responsabilmente significa offrire alle persone esperienze quotidiane che risveglino il senso di meraviglia, appartenenza e cura. Un invito potente a non dimenticare di leggere il testo integrale del Laudato si’, fonte preziosa di ispirazione e guida per un futuro più umano.

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