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Restauro e consolidamento delle facciate della Chiesa di S. Stefano a S. Stino di Livenza (VE)

Nel centro abitato di San Stino di Livenza, in prossimità del fiume che ne attraversa il territorio, sorge la Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano, edificio di culto costruito a partire dal 1864 sul sedime e con l’orientamento dell’antica chiesa preesistente. L’impianto architettonico si distingue per la predominanza della navata centrale, che ne determina l’imponenza volumetrica e la verticalità della facciata, mentre sul retro si sviluppa il presbiterio, concluso da un’abside semicircolare. Ai lati si articolano corpi secondari di altezze e forme differenti, che conferiscono al complesso un’immagine armonica e ben calibrata. L’aspetto esteriore è caratterizzato da una tessitura muraria in laterizio a faccia vista, elemento che insieme alle coperture in tegole contribuisce a definire il linguaggio architettonico sobrio e coerente dell’edificio.

Veduta prospettica d’insieme dopo il restauro.

Il tempo, le sollecitazioni climatiche e i cicli di gelo e disgelo hanno tuttavia causato un progressivo degrado delle superfici esterne e un cedimento diffuso delle murature perimetrali, rendendo necessario un intervento organico di restauro e consolidamento. Il progetto, sviluppato in sinergia con la Curia della Diocesi di Concordia-Pordenone, ha mirato a preservare la consistenza materica originaria dell’edificio e al contempo a garantirne la stabilità e la durabilità nel tempo. Particolare attenzione è stata dedicata al trattamento dei paramenti in mattoni, per i quali si è proceduto con una pulizia delicata a bassa pressione, seguita dalla ristilatura dei giunti e dal ripristino puntuale delle porzioni deteriorate mediante malte a calce selezionate per le loro proprietà meccaniche e la compatibilità con i materiali storici. 

La finitura delle superfici è stata realizzata con il Tonachino Espressamente Formulato – Calchèra San Giorgio, studiato per replicare le caratteristiche estetiche delle malte originarie e lavorato ad effetto sagramatura per consentire la lettura dell’orditura muraria sottostante. Il tutto è stato protetto con un trattamento finale traspirante e idrorepellente, volto a preservare l’integrità delle murature senza alterarne l’aspetto. Nella fascia inferiore delle facciate, dove erano presenti intonaci cementizi degradati e ricchi di sali, si è optato per la loro completa rimozione, seguita dall’applicazione di un intonaco di finitura monostrato a calce (Rasosasso Espressamente Formulato – Calchèra San Giorgio), confezionato ad hoc per garantire compatibilità estetica e materica con l’aspetto originario dell’edificio.

Il consolidamento ha previsto anche la stuccatura delle fessurazioni, l’inserimento di cuciture armate con barre elicoidali in acciaio inox e la regolarizzazione delle superfici d’intonaco, al fine di mantenere quanto più possibile gli elementi esistenti. Per le diverse integrazioni e piccole ricostruzioni sono state utilizzate delle malte modellabili studiate e formulate il più simile possibile a quelle originarie (Maltina per Ricostruzioni Espressamente Formulata – Calchèra San Giorgio).

Un intervento specifico ha interessato i materiali lapidei, in particolare i portali, sottoposti a pulitura con biocidi, preconsolidamento, stuccatura e successiva protezione mediante prodotti minerali, scelti per la loro compatibilità e reversibilità. Ogni fase operativa è stata preceduta da campionature e verifiche in situ, nel pieno rispetto dei criteri del restauro conservativo.

Il progetto ha incluso la ripassatura di tutte le coperture ponendo in opera un sistema ventilato tra piano di posa ed il manto in tegole, la sostituzione delle lattonerie (grondaie e pluviali) con nuovi elementi in rame. Nel sotto tetto si è dato corso a operazioni di pulizia e lavorazioni puntuali di manutenzione di alcuni elementi lignei ed alle ferraglie delle capriate. 

L’intervento si è rivelato un esempio significativo di come sia possibile coniugare rigore scientifico e sensibilità per il patrimonio, attraverso scelte progettuali che preservino l’identità storica e culturale dell’edificio, restituendolo alla comunità nella sua integrità architettonica e spirituale. La Chiesa di Santo Stefano torna così a essere non solo un riferimento liturgico, ma anche un emblema architettonico pienamente valorizzato nel contesto urbano e paesaggistico in cui si inserisce.


COMMITTENTE: PARROCCHIA DI SANTO STEFANO a San Stino di Livenza (VE)

INTERVENTO DI RESTAURO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO 8X1000 ALLA CHIESA CATTOLICA

PROGETTISTI:

ARCHITETTO LUCIANO DE LAZZARI – Studio LDL Architettura – Treviso

INGEGNERE RAFFAELE FUSER – TRE ERRE INGEGNERIA s.r.l. – Preganziol (TV)

Restauratore in fase progettuale RIGONI EUGENIO – Rossano Veneto (VI)

DITTE ESECUTRICI DEI LAVORI

TERNA COSTRUZIONI s.r.l. – Follina (TV)

DIEMMECI s.c.a.r.l. – Villorba (TV)

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