L’umidità di risalita rappresenta una delle principali minacce per il nostro patrimonio culturale, compromettendo murature e decorazioni artistiche. In questo articolo esploriamo il caso della Basilica di San Lorenzo Maggiore a Milano, dove è stato applicato un sistema di deumidificazione non invasivo per proteggere la struttura senza alterarne l’estetica. Guardiamo nel dettaglio questa tecnologia, anche grazie al video dell’esperto Alessandro Giacomello, Direttore Generale di Ecodry Italia, per approfondire l’intervento e le sue applicazioni nei beni culturali.

Il caso studio: La Basilica di San Lorenzo
La conservazione dei beni culturali, in particolare quelli di natura ecclesiastica, richiede interventi specifici per preservarne l’integrità nel tempo. Tra i principali problemi strutturali che minacciano edifici storici e religiosi vi è l’umidità di risalita capillare, che compromette murature, affreschi e decorazioni.
Questo fenomeno, causato dall’assorbimento dell’acqua dal sottosuolo attraverso i materiali porosi delle costruzioni antiche, porta con sé una serie di complicazioni, tra cui il deterioramento degli intonaci, la manifestazione di efflorescenze saline superficiali e la compromissione dell’estetica dell’edificio.
Per questo motivo, la deumidificazione muraria non invasiva rappresenta una soluzione efficace per garantire la salvaguardia del patrimonio storico senza alterarne l’estetica.

“Solo con le 4Frequenze possiamo agire su tutti i tipi di murature”
— Alessandro Giacomello, Direttore Generale Ecodry Italia
La Basilica di San Lorenzo Maggiore a Milano è un esempio emblematico di come l’applicazione di tecnologie avanzate possa contribuire a mantenere l’integrità di uno dei più antichi luoghi di culto della città. Conoscere e applicare le giuste tecniche di deumidificazione significa non solo preservare l’aspetto visivo di questi edifici, ma anche migliorarne la durabilità strutturale e la sostenibilità energetica nel lungo periodo.
L’intervento nella Basilica di San Lorenzo si inserisce in una lunga serie di operazioni di restauro condotte con successo su edifici di pregio storico nella città di Milano, tra cui la Cripta del Santo Sepolcro nel complesso della Biblioteca Ambrosiana; la Chiesa di Santa Maria presso San Satiro; la Certosa di Garegnano.


L’Intervento nella Cappella di Sant’Aquilino presso la Basilica di San Lorenzo Maggiore a Milano
La Basilica di San Lorenzo Maggiore, situata nel cuore di Milano, è un monumento di straordinaria importanza storica e artistica. Edificata tra il IV e il V secolo, rappresenta uno dei primi esempi di architettura a pianta centrale dell’Occidente Cristiano ed è una delle basiliche paleocristiane di Milano. Tuttavia, come molti edifici storici, nel corso dei secoli ha subito gli effetti dell’umidità ascendente, con conseguenti danni alle superfici murarie. L’intervento di deumidificazione si è reso necessario non solo per proteggere la struttura dall’ulteriore deterioramento, ma per preparare le murature al restauro previsto.
La presenza di sali nitrati, derivanti dalla decomposizione di materiali organici (come evidenziato dal ritrovamento di antichi sarcofagi sotto la Cappella di Sant’Aquilino nel 1913), ha aggravato il problema dell’umidità nelle murature. Questi ultimi, oltre a compromettere le superfici murarie, hanno la capacità di assorbire l’umidità dall’ambiente, a causa della loro igroscopicità, generando variazioni cromatiche superficiali.
Nel 2017 la condizione iniziale dell’edificio era critica, con un significativo deterioramento degli intonaci, specialmente nella zona inferiore, a causa dell’umidità di risalita. Questo problema non solo comprometteva l’aspetto estetico, ma ostacolava anche il miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio.
I lavori di restauro, completati tra maggio e giugno 2020, hanno restituito alla cappella il suo splendore originale. La tecnologia Ecodry si è rivelata estremamente efficace nel risolvere il problema dell’umidità, operando in modo non invasivo e senza alterare l’aspetto della struttura. Inoltre, per minimizzare l’impatto visivo, il cablaggio elettrico è stato abilmente nascosto sotto la pavimentazione.
Grazie alla tecnologia non invasiva applicata, è stato possibile ridurre il degrado degli intonaci senza compromettere la storicità dell’edificio. Il sistema adottato ha permesso di contrastare l’umidità alla radice, riducendo l’apporto di nuovi Sali, responsabili della degradazione degli intonaci e delle superfici pittoriche. Grazie all’innovativo metodo basato su impulsi elettromagnetici, è stato possibile bloccare il fenomeno senza ricorrere a opere murarie invasive, mantenendo intatta la storicità del monumento e preservando la sua bellezza per le generazioni future.
L’installazione degli apparati Ecodry nella Basilica di San Lorenzo è stata studiata con precisione, disponendo cinque dispositivi lungo le murature della Cappella di Sant’Aquilino per coprire un’estensione di circa 35 metri di lunghezza. Inoltre, la tecnologia a 4Frequenze sviluppata grazie alla ricerca scientifica in Ecodry Germania, consente un adattamento ottimale ai diversi materiali presenti nella struttura, garantendo risultati duraturi nel tempo.

L’Innovazione della Tecnologia Non Invasiva nella Deumidificazione
I metodi tradizionali di deumidificazione spesso prevedono interventi strutturali invasivi che possono alterare l’autenticità degli edifici storici. Tra le tecniche classiche si annoverano la creazione di barriere chimiche o addirittura la rimozione e sostituzione degli intonaci danneggiati, operazioni che possono compromettere il valore storico-artistico di un edificio antico.
Al contrario, l’uso di tecnologie innovative, come quella sviluppata da Ecodry, consente di ridurre l’umidità senza compromettere la struttura originale in quanto è possibile agire direttamente sulle cause ovvero sull’acqua presente nelle murature. Il principio di funzionamento si basa sulla trasmissione di impulsi elettromagnetici a bassa frequenza che influenzano la geometria dei reticoli molecolari dell’acqua presente nei muri, interrompendo la risalita capillare. Questo approccio si adatta perfettamente ai beni culturali, dove la conservazione dell’integrità materiale e artistica è una priorità assoluta.
L’efficacia di questa tecnologia è stata dimostrata in numerosi interventi su edifici di pregio nel territorio nazionale da ormai 20 anni, dimostrando come l’innovazione possa affiancare il restauro tradizionale per garantire la massima tutela del nostro patrimonio storico e religioso.


Scopri di Più: Video dell’Esperto
Per approfondire il tema della deumidificazione nei beni culturali e comprendere nel dettaglio l’intervento eseguito nella Cappella di Sant’Aquilino presso la Basilica di San Lorenzo Maggiore, ti invitiamo a guardare il video in cui Alessandro Giacomello, Direttore Generale di Ecodry Italia, illustra personalmente le tecnologie utilizzate e i risultati ottenuti. L’analisi condotta evidenzia l’importanza di queste soluzioni per la protezione e la valorizzazione del patrimonio storico.
Nel video vengono presentate le fasi di installazione del sistema, le problematiche specifiche riscontrate nella Basilica e le soluzioni adottate per affrontarle in maniera efficace e non invasiva.
Se desideri saperne di più su come questa tecnologia può essere applicata anche ad altri edifici storici, ti invitiamo a compilare l’infopage dedicata, dove potrai ricevere maggiori dettagli e richiedere una consulenza specifica.
Preservare il passato è un impegno collettivo: scopri come contribuire alla tutela dei nostri tesori architettonici attraverso soluzioni all’avanguardia e garantire che la nostra eredità culturale possa essere trasmessa intatta alle generazioni future.
Seminario Scientifico sulla Tecnologia ECODRY e l’Umidità di Risalita
Giovedì 20 marzo 2025, dalle 15:00 alle 17:00, presso la Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano (Via Solferino 17/19), si terrà un seminario dedicato alla tecnologia innovativa ECODRY, focalizzato sul problema dell’umidità di risalita e sulle sue cause. Interverranno esperti del settore per analizzare il fenomeno e presentare soluzioni avanzate. Seguirà rinfresco.
Evento in presenza – 2 CFP per gli architetti.
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