a cura dell’Arch. Alessandra Fadda
Il nuovo altare della Cattedrale di Volterra, fisicamente collocato al centro del presbiterio, nel punto di maggiore visibilità, presenta la classica conformazione a “cassa”, in armonia con l’antico altare in marmi policromi.
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La soluzione formale elaborata intende essere rispettosa del contesto nel quale il nuovo altare si inserisce, non tralasciando, al contempo, l’inserimento di elementi contemporanei e innovativi. Fin dai primi schizzi progettuali, si è voluto tentare di alleggerire la tradizionale forma a “cassa”, arrivando così ad una soluzione finale che si articola su due livelli di profondità: il primo, più interno e avente funzione strutturale, realizzato in acciaio corten; il secondo, esterno, costituito da un gioco di intarsi in alabastro del tipo scaglione e agata.
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Dal punto di vista cromatico, l’altare viene esaltato dal contrasto che si crea tra il colore brunito-ruggine dell’acciaio corten sullo sfondo, e la veste luminosa, a tratti trasparente, dell’alabastro. La decorazione di natura geometrica degli intarsi in alabastro si ispira a quella della lunetta del portale di ingresso della Cattedrale. Gli intarsi si legano, in un gioco di pieni e di vuoti, a formelle quadrate, le quali ospitano sculture ad alto rilievo raffiguranti i Santi protettori della Città e della Diocesi di Volterra: quelli stessi (e non solo) che nel 1580 l’arch. Francesco Capriani fece intagliare nel soffitto ligneo.
I santi patroni della città Giusto e Clemente Il santo pontefice Lino e il Santo Vescovo Ugo
I Santi sono raffigurati con i rispettivi attributi iconografici e un cartiglio identificativo a mezzo busto: sul prospetto frontale, il centro è occupato dalla formella, di dimensioni maggiori, che presenta il Nome di Gesù nella tipica iconografia del trigramma di San Bernardino; nella formella sinistra il Santo pontefice Lino e il Santo vescovo Ugo; in quella destra i Santi patroni della Città, Giusto e Clemente; sul lato sinistro dell’altare le Sante martiri Attinia e Greciniana e su quello destro i Santi Ottaviano eremita e Vittore soldato; sul prospetto posteriore, occupano le due formelle rispettivamente i Santi teologi Giordano da Rivalto e Leone Magno papa da una parte, e dall’altra gli eremiti San Vivaldo e Beato Giacomo da Montieri.
Valore aggiunto al progetto è che, per la realizzazione del nuovo altare, si è fatto ricorso a maestranze locali. I bozzetti dei Santi, infatti, sono stati elaborati dal prof. Gianfranco Gianfaldoni.
Le decorazioni in alabastro, invece, sono state realizzate da due associazioni cittadine di alabastrai: la “Cooperativa Artieri Alabastro” e “Arte in bottega”, che hanno attuato un’ampia e positiva collaborazione, la quale fa onore non solo all’artistico manufatto, ma all’intera Città di Volterra.