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CENTRO STORICO E MONUMENTI: RISORSA INVISIBILE

“Conservazione, Restauro e Valorizzazione dei Beni Architettonici e Ambientali”

(7 dicembre 2023 – Aula Magna Palazzo Centrale Università degli Studi di Catania)

L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Catania con la sua Fondazione dell’Ordine degli Architetti, P.P.C. di Catania, nell’ambito degli eventi programmati per il centenario dell’istituzione del CNAPPC, Organismo pubblico di rappresentanza di sei categorie professionali, organizzano l’evento dal titolo “CENTRO STORICO E MONUMENTI: RISORSA INVISIBILE” rivolto ai professionisti, agli operatori di settore ed a quanti si occupano di conservazione, restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e ambientale anche nelle sue declinazioni socio-culturali.

Il principale riferimento normativo italiano, a partire dalla legge fondamentale n. 1089 del 1939, che attribuisce al Ministero per i beni e le attività culturali il compito di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale italiano, nel rispetto del principio espresso dall’art. 9 della Costituzione, è rappresentato dal D. Leg.vo. n. 42/2004 cosiddetto Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

Ma sono le diverse “Carte del Restauro”, da Atene (1931) a Cracovia (2000) a delineare le linee guida in tema di restauro con approccio filologico, scientifico, storico, conservativo, integrato e di salvaguardia del patrimonio culturale, inerente non solo il singolo manufatto, ma tutte le aree urbane, antropizzate o meno, che meritano di essere protette.

Nello specifico, la conservazione del patrimonio architettonico-edilizio del centro storico, ed in particolare dei suoi monumenti ovunque collocati, compresi quelli archeologici, in Italia assume assoluta rilevanza.

Non sempre la materia è però sottoposta ad una regolare programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro finalizzata a garantire il mantenimento delle specificità che caratterizzano l’identità del centro storico e dei monumenti. Una risorsa importante e diffusa che la Nazione dovrebbe tutelare e valorizzare per farla divenire vera risorsa economico-sociale insieme alle bellezze paesaggistiche.

La comunità degli Architetti, pertanto, non poteva non occuparsi di tutto ciò che, di fatto, contraddistingue la categoria, come sancito dal Regio Decreto del 1925 che attribuisce esclusive competenze professionali per le opere di edilizia civile che presentano rilevante carattere artistico, così come per il restauro ed il ripristino degli edifici storico-artistici.

Ed è in questa peculiarità che risiede il concetto oggettivo di “bellezza”, tanto osannato dagli architetti, con specifico riferimento alle relazioni tra le caratteristiche intrinseche del manufatto edilizio e la sua percezione sedimentata nel tempo; concetto ben diverso dalla soggettiva attribuzione del “bello” quale concetto legato ad un approccio autoreferenziale che confonde e distrae. “Rivelare l’arte e nascondere l’artista è il fine dell’arte” affermava Oscar Wilde.

Con le suddette premesse e con approccio storico-normativo e metodologico-scientifico, l’organizzazione dell’evento sarà strutturata con un palinsesto articolato in due parti. Nella mattinata due focus sul “centro storico urbano” e suoi “monumenti” entrambi caratterizzati non solo dall’alto valore storico e artistico, ma rappresentativo di un ambiente urbano che tende a garantire al cittadino un buon livello di sicurezza e qualità della vita. Nel pomeriggio la testimonianza di alcune esperienze di alto profilo culturale con gli interventi condotti su Castello Ursino di Catania, Castello di Calatabiano (CT), Palazzo Madama di Torino ed altri interventi di restauro nel Veneto.

Una giornata intensa che coinvolgerà, oltre gli enti pubblici preposti, diversi cultori della materia – storici, critici, scrittori, professionisti e restauratori capaci di sviscerare alcune tematiche di primaria importanza per la nostra categoria relative alla difesa del patrimonio artistico-architettonico italiano con particolare attenzione all’identità dei centri storici urbani e dei suoi monumenti più importanti, compresi quelli archeologici.

A corollario dell’evento la programmazione di una serie di incontri, visite e performance che accenderanno i riflettori su alcune delle ricchezze valorizzate presenti nel territorio della provincia di Catania da esporre in una mostra a cura del comitato scientifico ad uopo nominato.

07 dicembre 2023
Aula Magna Palazzo centrale Catania
𝟰 𝗖𝗙𝗣 am
𝟰 𝗖𝗙𝗣 pm
previa registrazione su https://portaleservizi.cnappc.it/

Gruppo di Lavoro: Archh. Sebastian Carlo Greco, Eleonora Bonanno, Giovanni Calvagno, Maria Franca De Luca, Ermelinda Gulisano, Giuseppe Longhitano, Giuseppe Messina, Attilio Mondello, Liliana Puglisi, Ivana Sorge, Andrea Toscano. Coordinatore: Arch. Giuseppe Marano


Programma

Catania 7 dicembre 2023 – aula magna Palazzo Centrale

CENTRO STORICO E MONUMENTI: RISORSA INVISIBILE

“Conservazione, Restauro e Valorizzazione dei Beni Architettonici e Ambientali”

Ore 08:30 Registrazione

Ore 09:00 Apertura lavori

Sebastian Carlo Greco, Presidente Ordine Architetti PPC Catania

– Francesco Priolo, Rettore Università degli Studi di Catania

Eleonora Bonanno, Presidente Fondazione Ordine Architetti PPC Catania

Ore 09:15 Saluti istituzionali

Ore 09:30 Presentazione

– Tutela del patrimonio storico-architettonico

Donatella Aprile, Arch. Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Catania

Ore 10:00 Introduzione

– Lo sviluppo sostenibile nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale

Anna Buzzacchi, Consigliere CNAPPC – Dipartimento Patrimonio culturale, ambiente e sostenibilità

– Centro storico e monumenti: risorsa invisibile

Giuseppe Marano, Consigliere Ordine Architetti PPC Catania

Ore 10:15 1° FOCUS – IL CENTRO STORICO URBANO

Interventi programmati

– Il centro storico urbano catanese, identità e valore

Salvatore Maria Calogero, Ing. Storico della città di Catania

– Palazzo Biscari, le mura storiche e gli assi camastriani: materia, tecnica e tecnologia

Giuseppe A. Longhitano, Arch. Resp. Confrestauro Regione Sicilia – Tecnologo malte storiche

– Gli spazi urbani nell’ottica ambientale

Vera Greco, Arch. ex Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Catania

– Catania sotterranea: siti e documentazione

Rosalba Panvini, ex Soprintendente Docente DISUM Università di Catania

– L’intervento sulle preesistenze. Panorama storico-critico e casi esemplificativi a confronto

Giulia Sanfilippo, Prof.ssa Arch. DICAR Università di Catania

Ore 12:00 2° FOCUS – I MONUMENTI

Interventi programmati

– Catania ricostruita: prima città demaniale europea a impianto ortogonale di era moderna

Gesualdo Campo, Arch. già Dirigente generale del Dip. Reg. dei beni culturali e dell’identità siciliana

Chiesa e Arte. La Bellezza diritto di tutti

Caterina Parrello, Arch. Direttore editoriale “Chiesa Oggi, Architettura e Comunicazione”

– L’Architettura ecclesiastica: innovazione e conservazione

Giuseppe Amadore, Arch.

– I beni monumentali diffusi nell’area metropolitana

Francesco Finocchiaro, Docente Arch. SDS Architettura Siracusa DICAR Università di Catania

Ore 13:45 Pausa pranzo

Ore 15:00 CASI STUDIO DI RESTAURO

– Esperienze di restauro nell’area veneta

Mario Massimo Cherido, Esperto specialista in chimica del restauro, membro della commissione Normal

– Restauri e consolidamenti strutturali della facciata juvarriana di Palazzo Madama a Torino

Gianfranco Gritella, Arch.

– Il Castello Ursino di Catania

Fulvia Caffo, Arch. ex Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Catania

– Il Castello arabo-normanno di Calatabiano “Restauro e riuso compatibile”

Daniele Raneri, Arch.

Ore 18:30 Dibattito e interventi dalla sala

Ore 19:00 Conclusioni

Arch. Donatella Aprile, Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Catania

– Arch. Sebastian Carlo Greco, Presidente Ordine Architetti PPC provincia di Catania


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