Il restauro della chiesa di Sant’Antonio da Padova, Bernalda (MT)



La chiesa

La Chiesa di Sant’Antonio da Padova, risalente al XVI secolo, annessa all’omonimo convento – oggi Comune – del paese di Bernalda, è una chiesa sussidiaria di quella di San Bernardino da Siena, facente capo alla diocesi di Irsina-Matera in Basilicata.

La struttura, ubicata in P.zza Plebiscito, in seguito a caduta di detriti dal tetto che ha resa necessaria la subitanea chiusura, è stata oggetto di lavori di consolidamento e restauro conservativo, nonché di adeguamento tecnologico e funzionale volto a una migliore accessibilità e fruibilità, iniziati nel 2018.

Le attività svolte

L’ingegnera Laura Montemurro, tecnico della Curia e direttrice dei lavori, ha progettato con l’architetta Franca Digiorgio gli interventi, messi poi in opera dalla ditta D’alessandro Restauri srl.

I lavori hanno riguardato:

  • – in particolare, il consolidamento delle volte, tramite la rimozione del materiale di sovraccarico e il riempimento dei rinfianchi, la scariacciatura delle connessure, la pulizia, bagnatura e successiva boiaccatura delle superfici, per completare con l’incalottamento delle volte con acciaio e fibre di carbonio;
  • – mentre il consolidamento delle murature è stato ottenuto tramite realizzazione di connessioni strutturali con posizionamento di elementi di unione in corda di vetro, previo trattamento delle fibre con resina epossidica bi-componente superfluida;
  • – il risanamento delle murature umide ha visto la rimozione dell’intonaco ammalorato, il lavaggio delle superfici e l’applicazione di rinzaffo, intonaco deumidificante e di finitura con tonachino deumidificante premiscelati;
  • – il restauro delle parti di muratura da lesioni, con il magistero di scuci e cuci;
  • – la ripresa delle cornici e cornicioni e degli elementi decorativi degli altari e di archi e arcate;
  • – infine, il rinnovamento liturgico (altare, ambone, tabernacolo e sede) in pietra locale.

L’edificio, restituito al culto con la messa serale del 23 dicembre 2021, ne è uscito valorizzato negli elementi settecenteschi e baroccheggianti, e più autentico con il ripristino della pavimentazione in cementina e di un cameo affrescato di Santa Chiara, preesistenti ma coperti in passato.

Le aziende e i professionisti coinvolti

  • D’Alessandro Restauri S.r.l.: consolidamento strutturale, finiture, demolizioni e sostituzione di finestre in ferro
  • Impel Srl: impianto illuminotecnico
  • Attivissimo srl: restauro pavimentazione in cementina
  • Antonio Castano, tecnico del restauro dei beni culturali ed ebanista: restauro portone principale

Si ringrazia per le informazioni anche il parroco Don Mariano Crucinio.

Articolo a cura di Mariangela Lavaia21 Febbario 2023

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