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Devotio 2024 – Edificare la comunità: i luoghi dell’annuncio e dell’incontro

DEVOTIO, Esposizione internazionale di prodotti e servizi per il mondo religioso, che si svolgerà a Bologna Fiere dal 11 al 13 febbraio 2024, sarà il prossimo appuntamento da non perdere per l’intero settore religioso. Oltre ad ospitare il meglio della produzione italiana e internazionale (+200 espositori) di articoli religiosi, arredi e paramenti sacri, statue, stampa 3D, campane, incensi e candele, vetrate e mosaici, arredo chiesa, impiantistica (illuminazione, riscaldamento, amplificazione, ecc.) e servizi vari, saranno 3 giorni di incontri, seminari, mostre e laboratori sui temi di architettura, liturgia e arte sacra

Programma generale:

“Edificare la comunità: i luoghi dell’annuncio e dell’incontro” è il tema culturale della quarta edizione, elaborato dal Comitato Scientifico coordinato dal Centro Studi per l’architettura sacra e la città, Fondazione Card. Giacomo Lercaro, e trae le sue ragioni da una riflessione su quanto la Chiesa italiana sta vivendo nel momento attuale. Nel periodo post-pandemico si è, infatti, notevolmente accentuata la disaffezione dei battezzati alla partecipazione alla liturgia e questo dato di fatto impone una profonda riflessione nella comunità cristiana. 


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Come nei primi secoli, a cui il Concilio Vaticano II ha, peraltro, attinto ispirazione, è necessario riscoprire la forza della Buona Novella e proporre nuove modalità di annuncio, soprattutto offrendo la possibilità di partecipare a una piena vita comunitaria, ripensando i modi, ma anche i luoghi, dell’accoglienza, dell’incontro e dell’annuncio per raggiungere e invitare quanti non conoscono la bellezza del messaggio cristiano. 

In questo contesto, la proposta di innovative vie di incontro e, di conseguenza, di nuova conformazione degli spazi ecclesiali, ha, quindi, grande importanza in quanto i luoghi stessi, se ben concepiti, sono veicolo di annuncio. 

La proposta culturale di DEVOTIO intende, quindi, dare utili spunti di riflessione sulle possibilità che la Chiesa odierna ha di interpretare il tempo presente, offrendo diversi momenti di confronto nell’arco delle tre giornate di esposizione



PASSEGGIANDO NEL GIARDINO DELL’ARTE

Nei tre giorni di esposizione incontri e momenti si alternano, si parte con tre momenti pomeridiani di domenica 11 febbraio che vedranno brevi relazioni a inaugurazione di mostre e momenti conviviali “Passeggiando nel giardino dell’arte: in cammino tra arte, liturgia e architettura”. 

S.E. Mons. Maria Matteo Zuppi, Presidente CEI, 
In visita tra gli stand 

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SPAZI DI COMUNITÀ 

Una intera giornata viene dedicata lunedì 12 febbraio al convegno “Ripartire dall’incontro: luoghi dell’annuncio e spazi di comunità”. Per questa occasione sono stati invitati a esporre la loro esperienza di trasmissione del Vangelo diverse persone che, mediante originali progetti di evangelizzazione, stanno proponendo un nuovo modo di fare comunità, anche realizzando o trasformando, spazi appositamente pensati per rendere possibile una abituale frequentazione tra persone che vivono una dimensione ecclesiale e altri. 

L’insieme delle esperienze proposte potrà dare validi spunti per valutare come anche dentro una società pervasa da spirali di individualismo che generano solitudine e senso di vuoto, il messaggio cristiano abbia una propria peculiare vivacità, nella sua intrinseca capacità di unire messaggio verbale ed esperienza corporea e, quindi, spaziale. 

Una intera giornata viene dedicata lunedì 12 febbraio al convegno “Ripartire dall’incontro: luoghi dell’annuncio e spazi dicomunità

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ARTE FLOREALE 

In parallelo, lunedì 11 febbraio, si svolgerà un seminario-laboratorio “Arte floreale per la liturgia” curato dalle Pie Discepole del Divin Maestro

“La Chiesa ha sempre favorito le belle arti, e ha sempre ricercato il loro nobile servizio, specialmente per far sì che le cose appartenenti al culto sacro splendessero veramente per dignità, decoro e bellezza, per significare e simbolizzare le realtà soprannaturali”. (Sacrosanctum Concilium 122) 

Attraverso l’arte floreale nella liturgia si vuole sensibilizzare e formare alla bellezza della liturgia e introdurre al mistero celebrato nel suo valore teologico e simbolico come anche auspica papa Francesco nella Lettera Apostolica sulla formazione liturgica del popolo di Dio Desiderio Desideravi

L’appuntamento prevede due momenti: un tempo di formazione liturgica per comprendere l’importanza del tempo e dello spazio richiesti dal rito celebrato e vissuto, e un secondo momento laboratoriale nel quale seguirà una spiegazione tecnica dei materiali per la composizione floreale, il colore, la forma e l’esecuzione del bouquet floreale. 


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COMUNITA’ ENERGETICHE 

La proposta di una tavola rotonda, martedì 13 febbraio, “Esperienze di comunità energetiche nelle diocesi d’Italia” è di grande importanza per l’attualità del tema. La crisi energetica è un altro segnale che ci spinge a ritrovarci come comunità in grado di poter rivedere i nostri stili di vita abitando la crisi per una rinnovata conversione di vivere il Vangelo.

La partita ecologica si gioca coinvolgendo territori, reti, relazioni, persone. Comunità energetiche ed ecologia integrale sono concetti da introdurre nella pratica quotidiana anche nel vocabolario delle nostre diocesi e delle nostre parrocchie. 

Le comunità energetiche (CER), infatti, sono un’occasione per alimentare la relazione e la partecipazione e combattere concretamente la povertà energetica alla luce anche della Laudato Sì dove “l’istanza locale può fare la differenza. È lì infatti che possono nascere una maggiore responsabilità, un forte senso comunitario, una speciale capacità di cura e una creatività più generosa, un profondo amore per la propria terra”

Saranno esposti casi studio ed esperienze maturate riguardo a CER in alcune diocesi italiane, in modo da coglierne potenzialità e fragilità che hanno stimolato le strutture ecclesiali a scendere in campo concretamente affiancando enti terzi, amministrazioni pubbliche, fondazioni private, associazioni affinché si potesse realizzare un progetto che mettesse in connessione mondo laico e parrocchie e che potesse generare valore sociale, economico e ambientale.

La proposta di una tavola rotonda, martedì 13 febbraio, “Esperienze di comunità energetiche nelle diocesi d’Italia” 

Le CER rimangono per gli enti ecclesiastici un modo per sperimentare che l’Ecologia integrale proposta dalla Chiesa può tradursi in un nuovo modello di sviluppo umano ed economico sostenibile, giusto e partecipato ed uno strumento aperto e inclusivo che potrebbe sostenere concretamente famiglie, associazioni, enti locali, imprese contribuendo a ridurre la loro spesa energetica con l’approccio tipico della sussidiarietà. 


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MANUTENZIONE 

Si continua nel pomeriggio di martedì 13 febbraio con un seminario che vede la collaborazione di Chiesa Oggi “Manutenzione del patrimonio culturale ecclesiastico: cura e prevenzione”. L’Italia possiede il più grande patrimonio culturale a livello mondiale. Un valore storico, artistico e architettonico, di cui l’edilizia di culto è protagonista.

Le nostre chiese, gli oratori, i luoghi di incontro sono punti di riferimento per la comunità e accolgono ogni giorno quantità significative di persone. Oltre il 60% degli edifici costruiti ha però più di 50 anni e sono diversi i segnali che mostrano il naturale degrado dovuto alla vetustà degli immobili. Degradi che purtroppo a volte diventano problemi di sicurezza per le comunità che vivono questi edifici. 

Manutenzione del patrimonio culturale ecclesiastico: cura e prevenzione

Benché gli enti ecclesiastici facciano sforzi economici consistenti al fine di garantire un minimo di manutenzione ordinaria, è sempre più difficile far fronte a tale esigenze per le risorse economiche sempre più ristrette soprattutto per il peggioramento delle condizioni ambientali al contorno: temporali di intensità sempre più forte, inquinamento sempre più persistente ed aggressivo, eventi sismici più frequenti, o per la mancata capacità di prevenire -attraverso una programmata attività e una approfondita conoscenza sul tema della messa in sicurezza dei nostri edifici – eventuali problematiche che se non “curate” nei tempi e nei modi giusti poi possono diventare troppo onerose per la loro gestione. 

Quindi, la manutenzione del nostro patrimonio è da considerarsi una SPESA o un INVESTIMENTO? E quali strategie attuare e come gestire la programmazione degli interventi di manutenzione del nostro patrimonio, anche in funzione della disponibilità dei finanziamenti o dei contributi disponibili? 

Il seminario ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza su specifici problemi di rischio e degrado che affliggono i nostri beni, stimolare l’interesse della ricerca e dell’innovazione di soluzioni concrete per la risoluzione delle problematiche trattate, e coinvolgere, in un confronto attivo, i Committenti e i progettisti. 


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DEVOTIO è organizzata da Conference Service Srl. Maggiori informazioni sulla quarta edizione (Bologna Fiere, 11/13 febbraio 2024) come programma completo, biglietto ingresso, catalogo espositori sono disponibili su www.devotio.it 

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