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Campanili a confronto e loro caratteristiche

A cura di Margherita Carbonara

I campanili sono un simbolo storico, religioso, artistico e culturale. Come tutti gli edifici, il campanile subisce danni causati dagli agenti atmosferici, dai movimenti tellurici, da incidenti e/o da scarsa manutenzione. Negli anni alcuni presi in esame hanno subito dei lavori di restauro e ristrutturazione, ma rappresentano il punto principale per individuare il centro storico del paese, caratterizzati dalla altezza, forma e relative modifiche del tempo agli eventi.

Per individuare le patologie di un campanile è necessario conoscere le caratteristiche di ciascuna torre, riguardo a:

  • Origine storico-funzionale
  • Epoca di costruzione
  • Individuazione settori dell’edificio
  • Terreno di fondazione
  • Materiali
  • Tipologia di costruzione dinamica delle campane

I campanili storici presi in esame sono:

Campanile della Santa Maria della Colonna e San Nicola di Rutigliano

Campanile della chiesa di San Salvatore a Capurso

Campanile della chiesa matrice Santa Maria Veterana di Triggiano

Campanile della chiesa della Madonna del Carmine di Noicattaro

Campanile della chiesa di Santa Maria di San Luca di Valenzano

Essi appartengono tutti al periodo romanico per il loro fusto e tipo di progettazione architettonica della torre campanaria, e inizio stile barocco per le guglie.

ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO: PROFILO PROFESSIONALE E LINK SOCIAL DI MARGHERITA CARBONARA

Caratteristiche comuni

I campanili presentano le seguenti caratteristiche comuni:

  • Fondazioni non molto profonde, concepite come un muro di spessore più largo rispetto al fusto in elevazione. Possono intendersi idealmente come fondazioni continue appoggiate direttamente al terreno. Talvolta si riscontrano rinforzi sulla base di costruzione e palificazioni rudimentali con pali in legno battuti direttamente sul terreno.
  • Lo spiccato fuori terra di una torre è realizzato con materiali lapidei locali o in laterizio quando lo spessore dei muri è di notevole entità. In alcuni casi all’interno delle poderose mura sono realizzati i percorsi ascensionali per raggiungere la cella campanaria.
  • La costruzione di solito si rastrema verso l’alto per giungere al relativo minimo spessore sotto la copertura, sia essa una guglia o un tetto a spioventi.
  • Sono presenti archi, sia come elemento architettonico principale nelle aperture della lanterna che come schema dei campanili distribuiti lungo il fusto; e sono elemento necessario per scaricare il peso dell’elevazione muraria sovrastante.
  • Nelle torri si riscontrano spesso aperture o piccole finestre a feritoia oppure tondeggianti, inserite quasi ad ogni piano per illuminare il percorso ascensionale. Esternamente notiamo finestre bifore e trifore nel seguire verso l’altezza che va a stringere verso la cupola a forma di “cipolla” detta cosi perché raffigura una fiamma di una candela e si notano a quello di Valenzano, e di Rutigliano e Noicattaro (rovinata ed eliminata a causa di un fulmine). La guglia piramidale come quella di Capurso, quello di Triggiano non ha una guglia, termina a torre, detta mezza cima.
  • I solai suddividono orizzontalmente il fusto in vari piani e sono principalmente lignei, con putrelle e laterizi o ancora in cemento più o meno armato ma vi troviamo anche ripiani sorretti da volte a crociera, a vela come quello di Rutigliano. Per raggiungere le varie elevazioni interne sussistono scale lignee, metalliche, in laterizio, pietra. Generalmente vi sono anche cornici, oltre che decorative, servono a suddividere la torre del campanile anche esternamente in due o più ordini verticali come le bifore o le trifore.
  • La cella campanaria è l’elemento fondamentale per cui è stata concepita la torre campanaria. Contiene le campane installate sul bordo o all’interno. Il castello delle campane è in telaio metallico, ligneo o in cemento che sostiene le campane. È ancorato alla muratura o antisismico, cioè isolato con speciali sistemi dissipativi delle onde vibrazionali emesse dal moto delle campane o assorbibili per effetto sismico.


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