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ILLUMINAZIONE DEL PROSPETTO PRINCIPALE DELLA BASILICA DI S. ANDREA, VERCELLI 

 La luce ha reso viva e pulsante la facciata della Basilica di Sant’Andrea a Vercelli, simbolo iconico della città, la nuova illuminazione sembra creare uno scambio di energia fra l’architettura e i cittadini: la luce riflessa sulla facciata rende luminosa anche la piazza antistante invitando il visitatore ad addentrarsi nelle vie del centro storico

Nell’ambito del POR FESR 2014-2020 Asse VI “sviluppo urbano sostenibile” – S.U.S.I. “VERCELLI OSA” – intervento 1.1.3 lotto I fase B (ot4) – la fabbrica di Sant’Andrea – Torre Campanaria e Corpo Basilicale, realizzazione ed efficientamento dell’impianto di illuminazione, la Citta’ Di Vercelli (Settore Opere Pubbliche, Patrimonio, Smart City – Servizio Immobili Istituzionali E Infrastrutture Sportive) ha affidato l’incarico per la progettazione dell’illuminazione interna del Sant’Andrea al Raggruppamento Temporaneo di Professionisti con capogruppo l’architetto Giuseppe Marotta che ha coordinato il team di progettazione: nello specifico il p.i. Stefano Aimone per la parte elettrica, l’arch. Simona Cosentino per la parte illuminotecnica, con la collaborazione dell’ing. Lorenza Palmeri

Tale progetto ha già conseguito i pareri e approvazioni necessari ed é in attesa dell’appalto dei lavori. Contestualmente l’ufficio tecnico della Città di Vercelli ha esteso l’incarico alla stessa RTP anche per la progettazione della nuova illuminazione del prospetto principale della Basilica, uno dei più illustri esempi dello stile romanico-gotico presente nel Nord Italia. 

Il progetto realizzato ha previsto un nuovo sistema illuminotecnico con sostituzione dei corpi lampada esistenti e inserimento di 16 nuovi proiettori a LED. Grande attenzione è stata posta all’abbagliamento: grazie all’inserimento di speciali accessori a cannocchiale sì è riusciti a nascondere la sorgente luminosa in modo che non si capisca da dove arriva la luce; il flusso inoltre viene convogliato con fasci concentranti ed ellittici sulla superficie da illuminare evitando inutili sprechi energetici e riducendo al minimo l’eventuale emissione luminosa verso l’alto. 

L’intervento è stato eseguito nel rispetto delle indicazioni dettate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, e dal Responsabile Unico del Procedimento, Arch. Patriarca e Ing. Tanese. 



Come obiettivi principali si è quindi cercato di conferire la maggior uniformità possibile all’illuminazione della facciata e rispettare la legge regionale 31/2000. 

Tali obiettivi sono stati raggiunti in seguito ad uno studio approfondito delle soluzioni progettuali possibili; è stato costruito un modello virtuale 3d su programma specialistico illuminotecnico e sono state eseguite numerose prove e valutati diversi apparecchi che potessero soddisfare tutte le esigenze tecniche ed economiche. L’uniformità è stata raggiunta grazie all’utilizzo di un dettagliato schema dei puntamenti “ a fasci incrociati” e grazie all’utilizzo di ottiche concentranti, i proiettori sono stati installati sul Palazzo Tartara antistante alla Basilica. 

Un maggiore livello di luminanza è stato dato al rosone e ai portali per porli in lieve risalto rispetto al contesto, aumentandone la tridimensionalità. 

Il particolare schema dei puntamenti ha consentito di non rendere piatto l’effetto della luce, ha moltiplicato piccole e delicate ombre che rendono la facciata vibrante. Inoltre le prove sul modello virtuale hanno permesso di individuare la giusta combinazione tra ottiche, flussi delle sorgenti e puntamenti in modo da compensare la differenza di inclinazione tra il palazzo Tartara e la facciata della Basilica, riuscendo a dare la giusta uniformità pur con distanze che superano i 30metri. 

Il led dei proiettore è ad alta resa cromatica ed è stata impiegata la tonalità di luce bianco calda 3000K, la buona qualità delle sorgenti riesce a porre in risalto la policromia della facciata che unisce la pietra grigio/verde, gli stucchi color crema e il laterizio a vista. 

Da non trascurare anche la particolare cura prestata dall’Impresa ASM, esecutrice dell’intervento, sotto la direzione operativa dell’ing. Ledda: tutti i proiettori sono gestibili da remoto, questo consente di poter regolare l’intensità del flusso e programmare differenti scenari; ad esempio dopo la mezzanotte rimane acceso il solo rosone fino alle ore 2:00, dopodiché l’impianto si spegne in automatico per riaccendersi il giorno seguente al calar del sole. 

Tutti gli attori coinvolti dalla fase progettuale alla fase esecutiva hanno lavorato in vera sinergia permettendo la buona riuscita dell’intervento, possiamo dire che sia stato un ottimo lavoro di squadra! 

Arch. Giuseppe Marotta, p.i. Stefano Aimone,
arch. Simona Cosentino, ing. Lorenza Palmeri. 

Prima e dopo

Biografie professionisti

GIUSEPPE MAROTTA, ARCHITETTO
Ha conseguito la Laurea in Architettura presso l’Università degli studi di Messina nel 1989 ed è  iscritto all’Albo Professionale degli Architetti della Provincia di Messina dal 1990.Titolare dello studio Marotta è in grado di offrire la più ampia offerta di servizi per l’architettura e l’industrial design. Da anni impegnato nella realizzazione di opere pubbliche con aggiornamenti costanti alla nuova normativa sui lavori pubblici, lo studio è in grado di offrire un celere servizio agli amministratori con la possibilità di consulenza nell’ampia ed aggiornata offerta dei canali di finanziamento grazie ad un costante e continuo aggiornamento sia sui fondi Comunitari che Nazionali e Regionali. Abilitato per la certificazione energetica degli edifici, esperto in Criteri Ambientali Minimi e in possesso di Certificazione ISO 9001:2015.

SIMONA COSENTINO, ARCHITETTO, LIGHTING DESIGNER
Architetto lighting designer dal 2005 si occupa della valorizzazione dei beni architettonici attraverso la luce, partendo dall’analisi  dell’illuminazione naturale e della storia del monumento, integrando il progetto illuminotecnico con l’architettura. Redige progetti innovativi per ospedali, case di riposo e centri di cura, proponendo l’utilizzo della luce dinamica e, in alcuni casi, anche della luce colorata, con l’obiettivo di rendere l’ambiente personalizzabile e riconoscibile. Nella progettazione illuminotecnica di scuole e uffici unisce le esigenze funzionali a quelle legate al comfort ambientale permettendo al cliente di ottenere anche la certificazione LEED E WELL. In ambiente urbano predilige la percezione dello spazio nella sua visione tridimensionale e non solo bidimensionale andando oltre ai concetti legati al risparmio energetico, promuovendo una luce identitaria, inclusiva e dinamica. Consigliere regionale AIDI, componente attivo Woman In Lighting Italy e del collettivo LDT Lighting Design Team.

STEFANO AIMONE, PERITO
Libero professionista iscritto al Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Biella dal Gennaio 2010 , opera nel campo della progettazione impiantistica a livello elettrico , dal 2011 è regolarmente iscritto all’albo dei certificatori energetici della Regione Piemonte, Liguria e Lombardia, ed in ultimo dal 2014 opera nel campo della sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei coprendo la figura di Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione.

LORENZA PALMERI, INGEGNERE
Conseguita la laurea nel 2017, ottiene l’abilitazione professionale e inizia da subito a collaborare con lo studio Marotta occupandosi di vari settori, dalla progettazione edile alle verifiche sulla vulnerabilità sismica degli edifici, consulenze legate all’efficientamento energetico, fino alla direzione lavori e coordinamento della sicurezza. Lavora sia per enti privati che pubblici.


articolo a cura di Simona Cosentino, architetto e lighting designer



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