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Il rifacimento dell’impianto di riscaldamento della Chiesa Parrocchiale di Belgirate (VB)

Ennetiesse, con il proprio marchio FloorTech, è un’azienda di riferimento per la realizzazione dell’impianto di riscaldamento all’interno dei luoghi di culto. Siamo stati scelti per il rifacimento dell’impianto di riscaldamento nella Chiesa Parrochiale di Belgirate grazie al fatto che nella nostra gamma abbiamo tutte le soluzioni per realizzare sia l’impianto a pavimento su tutta la superficie sia solo all’interno di pedane al di sotto delle panche per i fedeli. 

La Chiesa Parrocchiale di Belgirate ha una superficie complessiva di 335 mq e prima dell’intervento di riqualificazione dell’impianto di riscaldamento era riscaldata con un generatore di aria calda alimentato da una caldaia a metano da 300 kW. 

Si è voluti intervenire sull’impianto sia per migliorare il comfort termico ed acustico dei fedeli sia per ridurre i costi energetici necessari per il riscaldamento nel periodo invernale dell’edificio

Per riuscire a soddisfare al meglio tutti gli obiettivi la soluzione più idonea era quella di realizzare un impianto a pavimento, infatti in un edificio avente un’altezza importante, come accade quasi sempre nei luoghi di culto, un riscaldamento non radiante creerebbe una stratificazione importante del calore, con l’aria calda che salirebbe verso il soffitto e l’aria fredda che tenderebbe a scendere all’altezza delle persone. 

Inoltre l’impianto a pavimento crea una sensazione di benessere maggiore grazie al fatto di scaldare i piedi delle persone che percepiscono immediatamente un comfort termico anche con una temperatura dell’aria ambiente più bassa. 

Riuscire a contenere il calore all’altezza delle persone oltre a creare un comfort maggiore consente un drastico risparmio energetico, pari a circa il 70%. Nel caso in questione infatti si è sostituita la vecchia caldaia a metano da 300 kW con una nuova a condensazione di soli 35 kW. 

Volendo ridurre al minimo l’invasività dell’intervento si è scelto di non installare l’impianto radiante a pavimento su tutta la superficie, ma è stato inserito solo all’interno di due pedane di circa 50 mq di superficie cadauna posizionate al di sotto delle panche

Questa scelta è stata importante anche per andare incontro alle richieste della soprintendenza Belle Arti, essendo infatti la Chiesa sottoposta a vincolo di tutela beni culturali; infatti l’intervento realizzato ha consentito di lasciare ancora in buona parte visibile la pavimentazione esistente ed in ogni modo questa non è stata danneggiata in alcuna maniera avendo utilizzato tutte le soluzioni idonee a preservare il pavimento. 

Per il contenimento dell’impianto a pavimento sono stati realizzati a terra dei casseri in legno che servono anche a fare da supporto per la finitura in legno che fa da appoggio per le panche; siccome la pavimentazione esistente non era planare, come prima cosa è stato realizzato all’interno dei casseri uno strato di livellamento con un granulato minerale che risulta essere solo appoggiato alla pavimentazione esistente e quindi non la rovina e può essere rimosso in futuro riportano il pavimento alle condizioni precedenti. Sopra al granulato è stata posata una lastra in gessofibra da 10mm che funge da supporto per il pannello radiante a secco FloorTech DRY26 realizzato in polistirene additivato di grafite dello spessore di 26mm avente sulla parte superiore dei diffusori di calore in alluminio puro, opportunamente sagomati per contenere la tubazione radiante. 

Sempre nell’ottica di non danneggiare la struttura della Chiesa, anche i collettori dell’impianto radiante sono stati posizionati all’interno dei casseri in legno che contengo l’impianto. Una volta terminata la posa dell’impianto radiante FloorTech è stato posizionato un apposito materassino anticalpestio sul quale è stato possibile posare direttamente il parquet flottante; in ultimo sopra a questo sono state riposizionate le panche precedentemente spostate per consentire la realizzazione dei lavori. Grazie all’installazione completamente a secco la realizzazione dell’intervento è durata solo una decina di giorni

La scelta del sistema a secco DRY26 FloorTech è stata dettata dalla necessità di realizzare l’intervento nel più breve tempo possibile, dalla necessità di rendere l’intervento completamente reversibile e quindi poter eventualmente rimuovere in un futuro il tutto per riportare la struttura al suo stato originale; in ultimo è stato scelto per la rapidità di risposta che è in grado di garantire tale tipologia di impianto radiante per poter velocizzare il più possibile l’innalzamento della temperatura in ambiente nel momento in cui ci sia una funzione religiosa. 

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